PAOLO RUMIZ
Una voce dal profondo
Eine Stimme aus der Tiefe
Lesung & Gespräch (ital./deut.)mit Petra Nagenkögel (Moderation, Lesung Dt.)
und Giorgio Simonetto (Moderation, Übersetzung)
in Kooperation mit
In seinem neuesten Buch begibt sich Paolo Rumiz auf unsicheres Gelände und in weitgehend unbekanntes Terrain. Den unterirdischen Verwerfungslinien folgend, die Italien durchziehen, reist der Autor von Sizilien bis Neapel, über den Apennin bis ins Friaul. Er besteigt die Krater des Ätna, erkundet Quellen im Karst, Höhlen in Kalabrien, frühchristliche Katakomben in Rom. Er befragt Legenden und Mythen, spricht mit Menschen aus Wissenschaft, Politik und von der Straße und erzählt vom Alltag im Schatten des Unvorhersehbaren, das ein Leben nahe der Vulkane bedeutet.
In einer Haltung der Empathie und der Demut schreibt Rumiz von Katastrophen und Unwägbarkeiten, von Schönheit und Wundern. Und er versucht die kaum beschreibbare Akustik der Unterwelt in Sprache zu übersetzen, sie lesbar und hörbar werden zu lassen.
Paolo Rumiz, geboren 1947, Schriftsteller, Journalist, Korrespondent aus Krisenregionen, Reisender. Seine Bücher sind Dokumente und Zeugnisse eines Lebens in Bewegung, ob mit Segelboot, Fahrrad oder zu Fuß. Eine Stimme aus der Tiefe (Original: Una voce dal profondo, Feltrinelli, 2023) ist in der Übersetzung von Karin Fleischanderl bei Folio erschienen.
È una voce rauca, ipnotica, quella che chiama Paolo Rumiz dal fondo di un vulcano spento. Quel suono, simile a un lamento, gli ricorda che c’è una crepa che squarcia l’Italia dalla Sicilia al Friuli: quella dei terremoti. Ed è lungo quella crepa che l’autore decide di camminare, iniziando un viaggio nelle fondamenta del Paese – un inferno di crateri, miniere, linee di faglia e fondali marini che rivelano il rovescio del mondo, della nostra Italia, di noi stessi. Partendo dalla remota isola di Alicudi per risalire fino al Carso, Rumiz dipinge uno sterminato affresco, dove il Terribile della natura diventa la normalità contro la quale attrezzarsi, e non emergenza su cui speculare. Una narrazione visionaria, che raccoglie miti e folklore da Selinunte al santuario di Oropa sulle Alpi, incontrando l’ombra di Grandi Madri, sibille e madonne, e che ha per baricentro Napoli, metropoli sotterranea per eccellenza, dove il confine tra il mondo di sopra e quello di sotto è sottilissimo e le stratificazioni della storia si fanno più vive. È lì che Rumiz, prendendo a piene mani da scienziati, poeti, musicisti e antropologi, approfondisce la sua ricerca e delinea un approccio “geologico” all’identità della nostra nazione..
Mi 22.10.2025, 19:30 Uhr
Literaturhaus Salzburg, Stubergasse 23
Eintritt: € 12/10/8 Karten: +43 662 422411
karten@literaturhaus-salzburg.at, eventjet.at
